Viaggiare in gravidanza e con bambini__________Sanità Marittima Venezia

 

 

GRAVIDANZA 

 

 

Pur non essendo la gravidanza una controindicazione assoluta ai viaggi, in generale alle donne in gravidanza si consiglia di sottoporsi a una valutazione del rischio, in rapporto al mese di gravidanza (non è consigliabile affrontare viaggi nell'ultimo mese), a precedenti gravidanze o aborti o ad altre malattie sofferte dalla gravida, che già di per sè controindicano il viaggio. Tale valutazione preventiva va fatta dal proprio medico di fiducia.

Si deve valutare inoltre il rischio, in relazione alle caratteristiche del viaggio e ai mezzi di trasporto. Ad esempio viaggi in zone ove esistono condizioni climatiche estreme, in alte quote o viaggi che comportano notevole fatica, sono ovviamente sconsigliati. I viaggi aerei in genere non sono controindicati fino alla trentaduesima settimana di gravidanza, ma le compagnie aeree spesso richiedono una documentazione medica, prima di accettare a bordo una gravida.

Per quanto riguarda il paese di destino bisogna tener conto sia delle vaccinazioni obbligatorie richieste dalle autorità del luogo, che delle vaccinazioni consigliate. Per quanto riguarda le vaccinazioni obbligatorie, in genere si fa riferimento alla vaccinazione contro la febbre gialla: essa in genere è sconsigliata in gravidanza, soprattutto nel primo trimestre, salvo i casi in cui la gravida non possa fare a meno di recarsi in zone in cui vi siano epidemie di febbre gialla in corso. Per le altre vaccinazioni si tenga conto che i vaccini a germi vivi attenuati ( Es.: antipolio orale, anti rosolia, antimorbillo) sono sconsigliati in gravidanza e che altri vaccini costituiti da germi uccisi ( Es.: antipolio intramuscolare, antitifico intramuscolare, anticolerico) o i vaccini a base di polisaccaridi (Es.: antimeningococcico, antipneumococcico) si possono somministrare solo in caso di assoluta necessità.

Le vaccinazioni antitetanica, antidifterica e antiepatite B non sono invece controindicate. Anche l'assunzione di immunoglobuline per la prevenzione del tetano-difterite e dell'epatite A non è controindicata.

Per quello che riguarda la situazione sanitaria del paese di destino bisogna valutare in primo luogo il rischio di malaria; in genere si sconsigliano i viaggi in quelle zone malariche ove esiste il rischio di forme resistenti alla Clorochina (Es. Africa subsahariana, bacino Amazzonico, Sud-est asiatico), tenuto conto che per dette aree si dovrebbe fare la prevenzione con un farmaco ( la Meflochina) che è sconsigliato in gravidanza, soprattutto nel primo trimestre. Quando è indispensabile per la gravida visitare questi paesi la profilassi antimalarica dovrebbe essere quella basata sull'associazione Clorochina+ Paludrin.

Le donne che avessero già intrapreso la profilassi antimalarica con Meflochina devono evitare la gravidanza per tre mesi dopo l'assunzione dell'ultima dose di farmaco. Le donne che avessero intrapreso la profilassi antimalarica con doxiciclina devono evitare la gravidanza per almeno una settimana dopo l'assunzione dell'ultima dose.

La donna in gravidanza deve poi ricordare che le diarree del viaggiatore sono il rischio più frequente e che deve curare con la massima attenzione l'assunzione di alimenti e bevande. Deve poi evitare di prendere farmaci, senza il parere di un medico, tenuto conto che alcuni farmaci possono complicare la gravidanza (es. prodotti a base di salicilato) o determinare malattie al feto ( es. prodotti a base di bismuto).

Infine in gravidanza si consiglia:

Non viaggiare da soli

Verificare la facilità di accesso alle strutture ospedaliere del luogo di destinazione, il loro funzionamento, la presenza di reparti ostetrici e pediatrici.

Verificare se esiste la disponibilità di bevande in confezioni sigillate e di latte pastorizzato.

Portare con sè la tessera sanitaria riportante il Gruppo sanguigno, le eventuali allergie, le vaccinazioni effettuate e i trattamenti farmacologici eventualmente in corso: sarebbe meglio se tutte le indicazioni fossero anche tradotte in inglese.

Aggiungere al normale kit di pronto soccorso anche: borotalco, antimicotici vaginali e stick urinari per identificare eventuale proteinuria e glicosuria. 

  
Allattamento 

 

Le donne che allattano devono assumere la chemioprofilassi antimalarica appropriata, in relazione al paese da visitare; il medicamento presente nel latte materno, non crea in genere danno, né protezione al neonato, che deve quindi assumere, quando possibile e in relazione all’età, la propria dose di farmaco. Se la somministrazione non è possibile, si deve proteggere il neonato facendolo soggiornare in una stanza con aria condizionata o con zanzariera sopra il letto e utilizzando insetticidi a base di piretro. Durante l’allattamento al seno, non si deve dimenticare che l’alimentazione ed il sonno influenzano inevitabilmente la produzione di latte. Le mamme devono aumentare l’assunzione di liquidi, evitare l’assunzione di alcool, di caffeina e l’esposizione al fumo. Se l’allattamento è artificiale, si consiglia di portare con sè una quantità sufficiente di latte per tutta la durata del soggiorno o di accertarsi del suo facile reperimento nel luogo di destinazione. L’allattamento al seno è sempre consigliato, in quanto riduce l’incidenza di diarrea infantile; anche quando la madre è colpita da forme lievi di Diarrea del Viaggiatore non deve essere sospeso, ma è necessario che la stessa aumenti il proprio apporto di liquidi. Alle donne che allattano si ricorda di asportare il repellente contro le zanzare, lavando bene la pelle delle mani e del seno.

 

 

BAMBINI

 

L’Organizzazione Mondiale della Sanità sconsiglia di recarsi con i bambini nelle aree malariche, in particolare in quelle in cui esiste il rischio di forme di malaria resistenti alla Clorochina.

I bambini sono maggiormente predisposti a sviluppare rapidamente gravi forme di malaria. La comparsa di febbre nel bambino, quando non è possibile dimostrarne la reale causa, è da considerare come malarica e deve essere sempre curata come tale. Come e più che gli adulti, i bambini devono essere protetti dalle punture di zanzare ( repellenti ; zanzariere; insetticidi ) e devono intraprendere la profilassi antimalarica, sia pur con le difficoltà legate alla mancanza di formulazioni pediatriche. L'antimalarico può essere disciolto in alimenti quali il latte, i prodotti dolci (es marmellate) o la frutta (es. banane) . Sia la Clorochina che il Proguanil possono essere somministrati ai bambini di qualsiasi età, mentre la Meflochina (Lariam) non va somministrata al di sotto dei 3 mesi di età, così come la Doxiciclina non va somministrata ai bambini di età inferiore agli 8 anni . Ai bambini al di sotto di 2 mesi non bisogna somministrare farmaci a base di Sulfadossina-Pirimetamina o a base di Sulfalene-Pirimetamina.

I bambini di età inferiore alle 6 settimane non dovrebbero affrontare i viaggi aerei in quanto il loro apparato respiratorio non è ancora pronto ad affrontare la depressione che esiste in cabina e inoltre gli sbalzi pressori potrebbero determinare dolore all'orecchio.

Ovviamente deve essere fatta molta attenzione all'azione del sole, tenuto conto della delicatezza della pelle del bambino. Si dovranno usare filtri solari ad elevata protezione, creme idratanti e si dovrà limitare l'esposizione ai raggi solari al minimo, soprattutto nelle ore più calde.

  
Viaggidi lunga durata 

 

Ai viaggiatori non immuni alla malaria, che devono soggiornare per più di un mese in zone ad alto rischio di infezione, l’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia di proseguire la profilassi con antimalarici per almeno i primi tre mesi di soggiorno. La profilassi con clorochina e proguanil non presenta effetti collaterali rilevanti : sono state segnalate alterazioni della retina nei soggetti in terapia con 300 mg. al giorno di clorochina per più di 5 anni. L’uso della meflochina e della doxiciclina va riservato solo ai casi ad elevato rischio di infezione.

 

 
Viaggi frequenti 

 

Alcuni viaggiatori, come ad esempio i membri di equipaggio degli aerei, effettuano brevi ma frequenti viaggi in zone malariche: in questi casi è consigliabile intraprendere la chemio-profilassi antimalarica solo quando si recano in aree ad alto rischio di infezione. Devono, comunque, adottare severe misure di protezione contro le punture di zanzara ed essere preparati ad affrontare un attacco di malaria dotandosi di adeguate dosi di antimalarici per l'autotrattamento, in attesa delle indicazioni mediche.