Da___OMS

 

 

20 Marzo 2003

 

 

Sindrome Respiratoria Acuta (SARS) Epidemia plurinazionale- aggiornamento 5

 

L’indagine sull’agente causale fa passi in avanti.

Continuano a passo spedito le indagini di laboratorio di alta specializzazione sui campioni prelevati da pazienti affetti da SARS; ciò anche in relazione alla condivisione per via telematica dei risultati. L’OMS nutre ottimismo sulla possibilità che al più presto si annunci l’identificazione definitiva dell’agente causale della malattia. Dopo di che potrebbe, in breve tempo, essere messo a punto uno specifico test diagnostico.

Si sta sviluppando una collaborazione in questa corsa verso la ricerca dell’agente causale nell’ambito della rete dei laboratori individuati Lunedì scorso.

La ricerca è ora focalizzata sui virus della famiglia dei Paramixoviridae. Questa famiglia comprende un numero notevole di virus, ben conosciuti, quali quelli che causano la parotite epidemica, il morbillo e alcuni comuni disturbi respiratori. C’è anche una sottofamiglia di virus capaci di infettare specie diverse di animali, tra cui anche l’uomo. Questa sottofamiglia è stata implicata, negli anni ’90, nell’insorgenza di nuovi e gravi malattie nell’uomo, causate dal virus Hendra e dal virus Nipah. Il virus passò direttamente dall’ospite animale ( cavalli e maiali ) all’uomo. In entrambe le epidemie non si verificò la trasmissione interumana.

 

Nuovo coordinamento per la terapia.

L’OMS ha oggi istituito una rete di cooperazione fra medici esperti, finalizzata alla diagnosi e al trattamento. Questo sistema, attraverso due teleconferenze giornaliere, mette in contatto i medici delle aree più colpite dell’Asia con medici europei e nordamericani. I medici partecipanti sono coloro che hanno, o esperienza di prima mano in materia di trattamento della SARS, o grande esperienza nella diagnosi e nel trattamento di malattie infettive inusuali.

 

Omissis.......

 

Aggiornamento sui casi e sui paesi colpiti.

Alla data del 20 Marzo sono stati segnalati, da 11 paesi, 306 casi sospetti e probabili, tra cui si sono verificati 10 decessi. Questi dati, rispetto a quelli di ieri, mostrano un aumento di 42 casi e di un decesso. Gli aumenti si sono verificati in Canada (1), a Hong Kong (23), a Singapore (3), a Taiwan (1), nel Regno Unito (1) e nel Vietnam (6). Anche la Svizzera, con i suoi 7 casi sospetti, è stata aggiunta alla lista.

 

Non conferma di possibili casi su un volo aereo. 

Rapporti di stampa riferiscono di due casi sospetti di SARS, uno in un membro di equipaggio ed un secondo in un passeggero che viaggiavano su voli separati tra Hong Kong e Taipei, verso il Vietnam.

Entrambi questi casi sono stati sottoposti ad indagini e quindi esclusi dal computo della SARS.

 

Caso indice nell’epidemia di Hong Kong.

L’OMS ha apprezzato il rapporto rilasciato ieri dal Dipartimento di Sanità di Hong Kong, secondo cui sarebbe stato identificato il caso indice del focolaio epidemico sviluppatosi nell’Ospedale “Principe del Galles “ di Hong Kong. Con un esemplare lavoro di ricerca, gli epidemiologi hanno stabilito che 7 delle persone che avevano contratto la SARS avevano soggiornato o visitato, il mese scorso, l’Hotel Metropole di Kawloon (Hong Kong ndr). Delle 7 persone, 3 erano viaggiatori provenienti da Singapore, 2 provenivano dal Canada, uno dalla Cina continentale e uno era residente di Hong Kong.

L’indagine mise in evidenza che tutti avevano soggiornato o visitato lo stesso piano dell’Hotel, tra il 12 di Febbraio e il 2 di Marzo. Il residente di Hong Kong si ritiene essere il caso indice, ossia colui che ha infettato successivamente i casi iniziali di questa epidemia. Egli era andato all’hotel per far visita ad un conoscente che ivi soggiornava dal 15 al 23 Febbraio. Quest’ultimo, proveniente dalla Cina continentale e ammalatosi una settimana prima di arrivare in hotel, è considerato la prima sorgente di infezione. Nessun altro caso è ricollegabile all’hotel.    

 

Omissis.........

  

 

 

  

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