Da OMS_____________Sanità Marittima Venezia

 

24 Agosto 2000

 

Febbre gialla in Liberia

 

Il 16.08.2000 il Ministero della Sanità Liberiano ha confermato il verificarsi di un'epidemia di Febbre Gialla nella Contea del Monte Gran Capo. Al momento le autorità hanno verificato l'esistenza di 29 casi, secondo il criterio caso-definizione, di cui tre mortali, in due distretti della contea. Il rapporto di un caso in un terzo distretto non è stato ancora confermato.

I risultati di laboratorio hanno confermato la presenza di IgM antivirus (febbre gialla) in uno dei cinque campioni analizzati presso l'Istituto Pasteur di Abidjan, in Costa d'Avorio; la ricerca del virus, in questo e negli altri campioni, è tuttora in corso.

Questi casi sono stati individuati a seguito di un addestramento nella sorveglianza integrata svolto per ufficiali della contea. Poichè questo addestramento è stato introdotto in altre contee l'epidemia potrebbe rivelarsi più estesa. Altri distretti cominciano ad individuare casi sospetti.

Tutti i casi su cui sono state fatte indagini hanno interessato persone non vaccinate; la più recente campagna di vaccinazione è stata condotta nel 1999, ma fu limitata a un singolo campo profughi. La maggior parte dei rifugiati che in quell'occasione furono vaccinati hanno lasciato la zona. 

Una campagna di vaccinazione a livello nazionale contro la Febbre Gialla fu condotta nel 1995, ma era stata segnalata una bassa copertura, sicchè gran parte della popolazione era rimasta suscettibile al rischio di infezione.

La popolazione della Contea del Monte Gran Capo vive in piccoli villaggi o città di circa 5-10.000 abitanti. C'è molto movimento di genti attraverso i confini con la Sierra Leone; la strada che collega la Contea del Monte Gran Capo e la capitale, Monrovia si trova in buone condizioni e vi è notevole traffico da e per Monrovia; se la Febbre Gialla fosse introdotta in Monrovia, vi sarebbero 1,5 milioni di abitanti a rischio d'infezione.

Per contrastare l'epidemia, il Ministero della Sanità liberiano, l'Organizzazione Mondiale della Sanità e le Organizzazioni non-governative operanti in ambito sanitario si sono accordati per:

· intraprendere una campagna di vaccinazione di massa interessante le 150.000 persone 

ad immediato rischio d'infezione. l'Organizzazione Mondiale della Sanità provvederà a fornire il vaccino e siringhe ad auto rottura per questa campagna vaccinale.

· intensificare la vaccinazione e la sorveglianza delle comunità affette e di altri distretti non ancora individuati come interessati dall'epidemia.

L'OMS sta cercando di mettere in moto ogni sostegno alle indagini epidemiologiche e per tutte le attività di contrasto dell'epidemia.

 

 

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